La potenza e la durata è la parola d’ordine delle batterie per trazione industriale, unitamente all’affidabilità in condizioni di cicli di carica giornalieri. Batterie costituite da elementi 2V nelle versioni a bullonare con tecnologia tradizionale e tecnologia gel. Utilizzate per tutte le necessità di trazione elettrica. La nostra azienda nel settore industriale, oltre che fornire il prodotto pronto all’utilizzo, effettua montaggio collaudo e un’assistenza mobile in loco.
<!– /wp:paragraph La movimentazione delle merci è un passaggio fondamentale, spesso sottovalutato, ma è parte integrante di un ciclo che ci consente di avere a disposizione i beni di consumo che utilizziamo tutti i giorni. Nei depositi stipati di merce si muovono agevolmente i carrelli elevatori che sono alimentati elettricamente, dato che l’alimentazione diesel usata in passato si è rivelata dannosa per l’ambiente. L’alimentazione di questi piccoli preziosi veicoli è garantita dalle batterie per trazione industriale, che ci accingiamo a descivere.
Le caratteristiche che deve avere una batteria per trazione industriale
I requisiti essenziali di una batteria per trazione industriale sono legati al concetto di potenza che garantisca la durata sufficiente per compiere le dovute manovre nell’arco della giornata. Sono dei veri e propri accumulatori che rilasciano energia elettrica ma che sono ovviamente soggetti a cicli di scarica e ricarica.
Sono alloggiate nella carrozzeria del mezzo e proporzionate alla sua portata, e alle movimentazioni che dovrà effettuare, solitamente ci si rimette alle istruzioni della casa costruttrice che da indicazioni precise circa la potenza e le dimensioni che deve avere la batteria. Adottare dimensioni inadeguate potrebbe compromettere la stabilità del carrello in caso di batterie troppo leggere o la capacità di movimento nel caso di una batteria troppo pesante, è buona norma non cercare autonomamente soluzioni alternative con l’errata convinzione di migliorare le prestazioni del mezzo
. La loro durata garantisce, solitamente, fino a 1500 cicli di scarica/ricarica, tenendo conto di piccole accortenze che ne preservano la vita.
La struttura della batteria
Le unità che compongono la batteria sono detti elementi, sono delle celle in polipropilene che contengono acido solforico ed acqua in cui sono alloggiati gli elettrodi, le cosiddette piastre al piombo, una con carica positiva e l’altra con carica negativa, separate da un separatore, detto diaframma interno.
Ogni elemento sviluppa una tensione pari a 2 volt, il numero totale degli elementi presenti nella batteria, moltiplicato per due ci da l’indicazione esatta del voltaggio, in presenza di 12 elementi avremo una batteria di 24 volt. .
A loro volta gli elementi sono alloggiati in un contenitore metallico o cassone, isolato da una sostanza resistente all’acido, il fertene. Il contenitore esterno, in alternativa, può essere in materiale plastico che ha caratteristiche di sicurezza superiori in caso di cortocircuito o di formazione di gas. .
La capacità, intesa come quantità di energia elettrica che può erogare, si misura in amperora.
Il processo di scarica e di ricarica
Durante l’utilizzo della batteria avviene una reazione chimica, in cui la combinazione del biossido di piombo, presente nella piastra positiva, con l’acido solforico genera solfato di piombo, rilasciando quantità di ossigeno derivanti dal biossido di piombo e di idrogeno derivante dall’acido solforico.
La combinazione di ossigeno ed idrogeno produce acqua. .
Nella piastra con carica negativa avviene la formazione di solfato di piombo, che assorbe una ulteriore quantità di acido solforico. .
Man mano che quest’ultimo si riduce, tensione e lo stato di carica diminuiscono. Durante la fase di ricarica avviene il processo inverso e si ripristinano le condizioni ottimali per il funzionamento della batteria. .
Nella fase di ricarica si sviluppa la formazione di gas dovuto alla ricomposizione dell’acido solforico ed una parte di esso tende a depositarsi sul fondo e bisogna prestare particolare attenzione perchè si potrebbero verificare fenomeni esplosivi.
Precauzioni da osservare
Durante la fase di ricarica è necessario porre la batteria a debita distanza dal caricabatterie, è consigliabile mantenere almeno 50 cm o addirittura un metro di distanza. E’ necessario areare i locali o predisporre degli spazi appositi, preferibilmente all’aperto, tenersi lontano dalle merci e da eventuali sostanze infiammabili e dotarsi di personale adeguatamente formato, per evitare ogni rischio di incendio o di esplosione.
La solfatazione
Come abbiamo accennato, l’acido solforico si deposita e si stratifica sul fondo, ma oltre a questo inconveniente bisogna considerare anche la formazione di cristalli di solfato di piombo, derivanti dalla loro presenza sulla piastra negativa. Con il tempo e con i periodi di scarica o inutilizzo questi cristalli si stratificano, riducendo le dimensioni delle parti attive e ricaricabili. Questo fenomeno ha portato all’adozione di una tecnologia alternativa che utilizza il gel.
Come mantenere efficiente la batteria
Il vantaggio derivante dall’utilizzo dei mezzi elettrici comporta un risparmio economico ma è necessario preservare la vita della batteria il più a lungo possibile per evitare di diperdere i risultati ottenuti. Vediamo come è possibile preservarne la durata: • Bisogna evitare di ricaricare parzialmente la batteria perchè questo compromette la sua efficienza, normalmente sono previsti fino 1500 cicli di ricarica. • Effettuare dei rabbocchi con acqua distillata ogni qualvolta se ne presenta la necessità, ciò serve a preservare le piastre ed evitare il fenomeno cosiddetto di disitrazione delle stesse. • Attenersi ad una soglia del 30% della carica per effettuare l’operazione di ricarica, è sconsigliabile effettuarla al di sotto di questa soglia anche per evitare surriscaldamenti ed eventuali susseguenti danni al mezzo. Non è consigliato neanche anticipare la ricarica se si è al di sopra della suddetta soglia. • Utlizzare il caricabatterie della giusta portata, un apparecchio più potente potrebbe pregiudicare la vita stessa della batteria ed addirittura provacare esplosioni. • Effettuare controlli periodici e scrupolosi sullo stato di deterioramento della batteria, sul livello dei liquidi e adoperarsi tempestivamente in caso di fuoriuscita di acido o altre situazioni periocolose che richiedonio l’intervento di tecnici specializzati per la manutenzione. Come abbiamo visto l’evoluzione delle batterie è un risultato importante in termini di salvaguardia dell’ambiente. Bisogna ricordarsi di operare sempre in condizioni di massima sicurezza, vista la delicatezza di questi insostituibili apparecchi. Molte aziende si affidano a ditte che allestiscono appositi spazi per ricaricare le batterie in box prefabbricati o adottano sistemi di sicurezza adeguati per salvaguardare la propria azienda ed i propri dipendenti.
Per noi consumatori certe realtà possono sembrare distanti anni luce ma a poca distanza da noi c’è un indotto molto interessante che varrebbe la pena approfondire, è fatto di gente che lavora e che produce accollandosi una percentuale di rischio per consentirci di avere a disposizione i nostri beni di consumo.